One day with " Nine T"



 
Con la Nine T la BMW inaugura il nuovo filone delle Cafe Racer Bavaresi.


Nasce per celebrare i 90 anni della Casa dell'elica nel settore motociclistico , coniugando elementi classici con la modernità di un motore boxer da1200 di cilindrata raffreddato ad aria con una potenza di kW/CV 81/110 a regime g/min 7750 e una coppia di Nm 119.


Abs, impianto elettrico con sistema CAN , mono-braccio posteriore e la sospensione Paralever accoppiata alla forcella telescopica anteriore di derivazione S 1000 RR , completano la dote Pinze radiali Brembo e scarichi Akrapovic a scelta tra due versioni alti o bassi.
La NineT ha un telaio che sembra un traliccio ma non lo è. I tubolari della zona cannotto non continuano fino al perno del forcellone ma si interrompono proprio sotto la sella , perciò sfrutta il motore come elemento portante e stressato della ciclistica.



Per agevolare il montaggio e l'utilizzo di altri elementi e accessori custom di cui potrebbe essere dotata la moto, si è pensato alla separazione del cablaggio del motore e del veicolo, così che anche degli interventi più complessi sulla motocicletta sono realizzabili senza dovere affrontare grandi difficoltà.
A tutto questo ovviamente, si aggiunge il lungo elenco degli accessori BMW.






Numerose sono oggi ricercabili , proposte o contest di design che ne modificano e ne stravolgono la linea , creando delle NineT CafeRacer davvero entusiasmanti e affascinanti.

Nel primo approccio visivo statico, la moto appare da subito una moto “svelta” ,agile , nel raffronto della restante gamma proposta dell'elica.
Solo il necessario ed essenziale.
Ad aumentare questa sensazione contribuiscono anche le ruote , anch'esse nere, a raggi da 17” e cerchio da 5,5 pollici, che può essere anche sostituito da un più generoso e accattivante esemplare largo 6 pollici , eseguire l’omologazione separata della moto ecosì utilizzare il pneumatico posteriore da 200 .

Stilemi e linee piacevolmente morbide e armoniche , che soddisfano lo sguardo e appagano l'anima contemplativa e corsaiola assieme.
La forma prosperosa e rotondeggiante del serbatoio , animato da sinuose incavature e morbide pienezze , contrasta con l'esile e sfuggente sella , creando un appagante effetto dinamico.
Il contrasto cromatico dell'argento alluminio spazzolato che riluce nelle svasature del serbatoio , mitiga ed aiuta a smorzare l'unica variante cromatica disponibile chiamata Black Storm metallizzato.

La prima piacevole sensazione una volta montati in sella, è quella di sentire bene appoggiati a terra i piedi , tanto è bassa e rastremata.
Nessun problema di stabilità o soggezione di non poter gestire al meglio il mezzo in ogni situazione.
I bicilindrico si avvia con vibrazioni che sembrano le fusa di un gattone sornione. Un sussulto , corrispondente alla coppia di imbardata , ad ogni rotazione della manopola del gas da fermo, ci culla dolcemente , rassicurandoci della sua presenza .


Il rumore è sempre ovattato a bassi regimi,a tratti anche non percettibile nel traffico cittadino.
Nei medi , tra una ripresa e l'altra nello slalom tra automobili , sembra assomigliare forse troppo a quello di qualche scooter giapponese con lo stesso impianto di scarico.


La posizione in sella è molto rilassata , il manubrio largo consente di dominare e gestire agevolmente ogni imprevisto cittadino con sicurezza.
Una posizione che pare essere un compromesso tra una Motard e una sportiva.
Per sentire un impostazione più distesa bisogna necessariamente scorrere lungo la sella almeno un po'.


La facilità con cui ci si riesce a prende confidenza fin dai primi momenti , porta quasi alla considerazione che pure un neofita o neo patentato potrebbe gestirla , con le dovute precauzioni, con tranquillità , imparandone la guida nell'attesa di sbrigliare la cavalleria a disposizione.


L' Abs in una frenata di emergenza ,viene subito testato e approvato , sull'asfalto liscio e insidioso, rivelandosi il “Jolly” vincente.
La moto rimane composta e gestibile , e il pericolo scampato , solo un ricordo.


Tanta è la coppia e ben distribuita , che nelle strade urbane la moto sembra quasi automatica , per via del fatto che ci si scorda di usare il cambio.




Non un sussulto o singhiozzo scorbutico.
Si gira la manopola del gas e la moto riprende fluida i giri che le servono per trarsi d'impaccio.

Finalmente arrivano le prime curve collinari , preludio di quelle apenniniche.
Il ritmo sale , ma ci si sente sempre di stare entro un range ottimamale di sicurezza.
Il rombo del motore che sale di giri si fa più corposo e coinvolgente.
Il manubrio largo da anche in questi casi l'adeguato e giusto controllo e non fa rimpiangere un'impostazione più sportiva.


Si può scegliere di salire in “scioltezza” pelando il gas tenendo in coppia il motore , oppure scalare di marcia e scatenare la potenza , che per curve e tornati montani sono sempre in sovrabbondanza.
La forcella anteriore, derivata dalla S1000RR è rivista nella taratura interna e priva di regolazioni , nonostane ciò riesce ad assorbire molto bene ogni imperfezione ed ad essere molto precisa, restituendo un ottimo feeling.
Il mono posteriore è ben tarato e lo si può irrigidire grazie ad un pratico manettino posto sulla testa.
Le traiettorie sono precise e una volta impostate sono come binari .
La coppia del motore regolare e robusta aiuta nelle rapide curve in successione da effettuare in seconda e terza marcia .






Siamo sulla cima del crinale , al passo ,ci tocca puntare di nuovo verso la città .

Nella discesa si apprezza la frenata potente e modulabile ,dotata di serie di ABS non disinseribile .
Ma questo non disturba affatto , specie quando dopo una frenata improvvisa e oltre il limite , ci si ritrova a ringraziare l'evoluzione tecnologica.

All'imprevista sosta per rifornimento di carburante , si vorrebbe fare il pieno e scappare via per un altro giorno intenso di emozioni e divertimento.
Ma è il momento di riconsegnare ( per il momento...?) la Nine T al concessionario.

Resta il piacere per l'occasione di aver provato una moto dal grande potenziale dinamico capace di regalere una guida appagante in ogni frangente e luogo che la si guidi.
Un ritorno a moto a misura d'uomo , capaci di regalarti quel sorriso soddisfatto dopo ogni gita assieme.

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